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Vietato dire: abbiamo sempre fatto così 

Il Presidente Giuseppe Arditi lo ha detto con chiarezza, senza lasciare spazio a interpretazioni: “È vietato lamentarsi ed è vietato dire: abbiamo sempre fatto così.” Con queste parole ha aperto la III Edizione degli Stati Generali della Filiera Ho.Re.Ca., indicando con forza la direzione che tutti gli attori del settore devono imboccare: cambiare passo, alzare lo sguardo, accettare che il contesto è mutato e che la competitività passa dalla capacità di evolvere, non di resistere.

L’Ho.Re.Ca. è un pilastro della nostra economia, una filiera che genera valore, occupazione, innovazione e identità nazionale. Eppure, fino a oggi, questo comparto non ha avuto una rappresentanza unitaria e riconosciuta a livello istituzionale, nonostante la sua rilevanza strategica.
Da qui nasce la visione di AgroDiPAB, che richiama a gran voce la necessità di un tavolo permanente presso il MIMIT: uno spazio stabile di confronto, ascolto e programmazione, dove istituzioni e imprese possano finalmente lavorare insieme su priorità comuni.

Perché questa richiesta è così urgente?

Perché il mercato sta cambiando più velocemente di quanto molti siano disposti ad ammettere. I dati più recenti sul turnover delle imprese del Food & Beverage mostrano un settore dinamico, ma anche fragile nelle sue componenti più giovani. Le nuove aperture continuano a superare le chiusure, ma le cessazioni riguardano soprattutto aziende con meno di 15 anni di vita. Questo significa che la filiera vive una stagione di grande energia imprenditoriale, ma anche di forte instabilità, con effetti diretti sulla distribuzione, sulla logistica e sui servizi collegati.

In un contesto del genere, “avere sempre fatto così” diventa un rischio strategico. Chi opera nella distribuzione deve affrontare clienti più volatili, cicli di vita delle attività più brevi, costi energetici mutevoli, nuove esigenze digitali, pressioni sulla sostenibilità e una competizione sempre più serrata. Senza una guida condivisa, senza una visione coordinata, ognuno combatte la propria battaglia individuale, perdendo forza e opportunità.

Un tavolo permanente significherebbe dare riconoscimento formale al peso economico e sociale di un settore che non può più essere trattato come una somma di mondi separati, ma come un ecosistema integrato, in cui ciascun anello della catena determina la forza del successivo. AgroDiPAB si pone come promotore di questa nuova consapevolezza: ti invita a superare le abitudini, a leggere i cambiamenti con lucidità, a entrare in un percorso condiviso capace di influenzare davvero il futuro dell’Ho.Re.Ca.
Siamo pronti a guidare questo cambiamento: attendiamo il tuo contributo. Entra in AGroDiPAB, scrivi a segreteria@agrodipab.com e verrai subito contattato. 

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HoReCa, il mercato corre ma si assottiglia: cosa dobbiamo aspettarci come distributori?

Il settore della distribuzione Ho.Re.Ca. sta vivendo una fase di trasformazione profonda, e i dati Cribis più recenti -che come AgroDipPAB abbiamo presentato qualche settimana fa alla stampa in occasione degli Stati Generali della Filiera Ho.Re.Ca. – raccontano un quadro che devi conoscere per prendere decisioni rapide e consapevoli. Perché sì, il saldo tra aperture e chiusure resta positivo negli ultimi tre anni, ma dietro questo indicatore apparentemente rassicurante si nasconde una fragilità strutturale che riguarda soprattutto le imprese più giovani della filiera.

Tra il 2022 e il 2024, le nuove aperture hanno superato costantemente le cessazioni: oltre 41 mila nel 2022, quasi 43 mila nel 2023, poco meno nel 2024. Ma la curva del 2025 — considerata solo la prima metà dell’anno — mostra un netto rallentamento: poco più di 22 mila nuove attività contro oltre 21 mila chiusure. Il saldo rimane positivo, ma lo scarto si assottiglia, segnale di una crescente difficoltà per chi prova a entrare o a restare sul mercato.

Il dato che richiede la tua attenzione è un altro: più del 70% delle imprese che chiudono ha meno di 15 anni di vita. Il 35% non arriva nemmeno ai 5 anni, e un ulteriore 36% si ferma tra i 6 e i 15 anni. In altre parole, la parte più giovane e potenzialmente più innovativa del settore è anche la più fragile. Solo l’11% delle cessazioni riguarda aziende con oltre 30 anni di attività, quelle che hanno avuto il tempo di consolidarsi, creare relazioni, ottimizzare la struttura dei costi e costruire una base solida di clienti.

Questi numeri ti riguardano direttamente, perché quando le imprese clienti diventano più vulnerabili, anche la tua distribuzione deve adattarsi a un mercato più instabile. La volatilità dei tuoi interlocutori ha un impatto immediato su pianificazione, stock, investimenti, crediti e gestione delle marginalità. Il successo della tua azienda oggi dipende dalla capacità di leggere i cicli di vita delle attività Ho.Re.Ca. e prevedere cosa potrebbe accadere tra qualche mese.

Se aumentano le chiusure tra le imprese giovani, significa che entrano nel settore operatori meno preparati, con meno capitale, meno capacità di sostenere i costi energetici e più difficoltà nel gestire un mercato estremamente competitivo. Significa anche che i tuoi piani di sviluppo devono considerare un turnover più rapido dei clienti, una rotazione più veloce delle posizioni e un rischio più alto di insolvenza nei primi anni di attività. Dall’altro lato, le imprese storiche — quelle che superano i 30 anni — rappresentano ancora una base stabile e preziosa. Puntare su partnership solide, costruire valore attraverso servizi dedicati, consulenza e supporto operativo può aumentare la fedeltà e facilitare la crescita reciproca.

Occorre essere pronti a prendere decisioni nette: 

-investire nella capacità di leggere i segnali del mercato, 

-comprendere quali modelli di business HoReCa hanno realmente prospettive di sviluppo, –identificare gli indicatori che anticipano una crisi,

– costruire un’offerta che ti permetta di essere sostenibile anche in un contesto ad alta turbolenza. Il settore non è fermo. Cambia, a volte velocemente, e offre opportunità solo a chi le sa cogliere prima degli altri. I dati mostrano che il ricambio c’è e continuerà a esserci, ma anche che le imprese solide, quelle che resistono, vogliono partner affidabili, disponibili e capaci di accompagnarle nella crescita. Per questo, oggi più che mai, hai bisogno di strumenti di analisi, networking, tutela e formazione continua: elementi indispensabili per restare competitivo mentre il mercato percorre un ciclo accelerato fatto di aperture rapide e uscite altrettanto improvvise. Noi di AgroDiPAB siamo qui per questo. 

Scegli di essere protagonista anche tu del futuro della filiera Ho.Re.Ca. Entra in AGroDiPAB, scrivi a segreteria@agrodipab.com e verrai subito contattato. 

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Transizione 5.0: scadenze chiuse, cosa cambia ora per le PMI Ho.Re.Ca.

Alle 18:00 di oggi si è chiusa ufficialmente la possibilità di presentare la domanda per accedere al Piano Transizione 5.0, come previsto dal DL 175/2025.

Come avevi già potuto leggere sui nostri Social, si è trattato di una corsa contro il tempo per le aziende soprattutto le più piccole e meno strutturate. Nonostante l’obiettivo lodevole di sostenere l’innovazione, la tempistica ristretta per l’ottenimento della documentazione – in particolare la certificazione della riduzione dei consumi energetici – ha creato difficoltà non indifferenti, specie per le PMI che non dispongono di uffici interni dedicati.

AGGIORNAMENTI CRUCIALI PER CHI HA PRESENTATO DOMANDA

Chi ha inviato la domanda entro le 18:00 potrà eventualmente integrare la documentazione solo su richiesta del gestore e comunque entro i termini che verranno stabiliti.

Ricordiamo, tuttavia, due vincoli fondamentali:

Certificazione Energetica: L’attestazione della riduzione dei consumi energetici doveva essere completa al momento dell’invio. In assenza di questo elemento, la domanda rischia di non essere presa in considerazione.

Cumulabilità: Per gli stessi beni, non sarà possibile cumulare Transizione 5.0 e Transizione 4.0. Invitiamo chi ha inoltrato richieste su entrambe le misure a monitorare attentamente le comunicazioni del MIMIT sulle procedure di scelta.

LA POSIZIONE DI AGRODIPAB HO.RE.CA.

La Transizione 5.0 è uno strumento essenziale per rinnovare le nostre strutture, aumentare l’efficienza dei sistemi operativi e di gestione, e ridurre i costi energetici.

Proprio per questo, come AgroDiPAB HoReCa, abbiamo già segnalato alle Istituzioni la necessità di rivedere le procedure e i tempi, rendendo il sostegno più a misura di PMI e garantendo finestre temporali adeguate per l’ottenimento delle certificazioni.

IL NOSTRO IMPEGNO PER IL SETTORE HO.RE.CA.

Continueremo a monitorare eventuali novità – come proroghe, chiarimenti o semplificazioni – che possano aiutare il nostro settore a cogliere questa opportunità. Comunicheremo immediatamente ogni aggiornamento rilevante da parte del MIMIT o del Governo, sia sul sito che sulle nostre pagine Social. 

Non restare solo nella gestione di questi adempimenti complessi. La forza dell’associazione è avere una voce unica e tempestiva:

Giuseppe Arditi Presidente

La forza è nello stare insieme: entra in AGroDiPAB, scrivi a segreteria@agrodipab.com e verrai subito contattato. 

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Sostenibilità nella distribuzione alimentare: perché aderire a AGroDiPAB ti dà un vantaggio competitivo ESG

L’evoluzione del nostro settore non lascia più spazio all’improvvisazione: la sostenibilità è ormai un fattore competitivo imprescindibile. Se vuoi restare solido sul mercato e rafforzare la tua posizione nella filiera Ho.Re.Ca. devi integrare logiche ESG nel tuo percorso di crescita aziendale. AGroDiPAB è qui per offrirti gli strumenti necessari.

In questo senso, il recente riconoscimento del Premio Energia Gentile 2025 (vedi qui, assegnato a imprese che hanno saputo coniugare innovazione, rispetto per l’ambiente e impegno sociale, è un segnale importante: le aziende che investono in energia pulita, riduzione degli sprechi, innovazione nei processi e responsabilità verso le persone ottengono risultati concreti. Queste imprese dimostrano che è possibile trasformare logistica, stoccaggio e gestione energetica in vantaggi misurabili. Ogni intervento – dalla riduzione dei consumi alla gestione sostenibile delle flotte, dall’ottimizzazione dei magazzini alla cura dei lavoratori – si traduce in minori costi, maggiore affidabilità e un posizionamento più forte agli occhi dei clienti.

AGroDiPAB ti offre un supporto reale per compiere questi passi: da soli è difficile orientarsi; con l’Associazione puoi contare su competenze tecniche, interpretazione normativa, aggiornamenti costanti e una rete di confronto che accelera le soluzioni. Entra in AGroDiPAB per accedere a strumenti che ti permettono di essere più veloce, più preparato e più competitivo rispetto ai concorrenti.

Il tuo impegno in ottica cambiamento verso il futuro deve tenere conto di due ulteriori pilastri:

-La sostenibilità sociale, spesso sottovalutata. Le aziende premiate quest’anno lo confermano: ambienti di lavoro sicuri, programmi di formazione, inclusione, welfare e stabilità dei dipendenti generano un miglior servizio e una filiera più robusta. 

-La governance. Senza procedure chiare, indicatori di performance e sistemi di controllo, si rischia di restare indietro. Molti bandi, premi e partnership richiedono ormai standard di gestione trasparenti.

Il messaggio è netto: il nostro settore non deve inseguire il cambiamento, deve guidarlo. Un’impresa della distribuzione che investe in sostenibilità non solo migliora i propri conti, ma diventa protagonista dell’evoluzione dell’intera filiera.

Oggi hai la possibilità di farlo anche tu, con il supporto di AGroDiPAB. Associarti significa avere accesso a un sistema che ti aiuta a prevenire problemi, cogliere opportunità e comunicare al mercato il valore del tuo impegno. 

La forza è nella rete: entra in AGroDiPAB, scrivi a segreteria@agrodipab.com e verrai subito contattato. 

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DDL PMI alla Camera, attendiamo le valutazioni 

È iniziata la Seconda Lettura del Disegno di Legge Annuale per le PMI alla Camera.
Come AGroDiPAB abbiamo depositato la nostra Memoria in Commissione X, portando la voce degli operatori che ogni giorno fanno vivere la filiera Ho.Re.Ca..

Il nostro obiettivo? Rendere più semplice ed efficiente il lavoro delle Pmi del fuori casa, un settore composto da 727.000 imprese e 1,5 milioni di addetti. 

Ecco i quattro interventi a nostro parere necessari, che di seguito volentieri ricondividiamo, per un recap che siamo certi ti interessi:

-detassazione del lavoro notturno e festivo

-logistica più sicura e funzionale

-creare un tavolo nazionale di Filiera Ho.Re.Ca.

-fornire sostegno agli investimenti ESG

Se vuoi approfondire i quattro punti leggi le notizie che trattano diffusamente questo importante argomento: le trovi nella sezione Notizie di questo sito, sempre aggiornato meticolosamente.   
Ora attendiamo la valutazione della Commissione X su proposte che possono davvero migliorare il futuro della nostra filiera.
La forza è nella rete: entra in AGroDiPAB, diventa socio anche tu, scrivi a segreteria@agrodipab.com e verrai subito contattato. 

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Come semplificare la guida dei veicoli refrigerati?

Uno dei problemi più gravi per chi lavora nella distribuzione alimentare è la carenza di autisti qualificati. Oggi, per guidare un mezzo refrigerato che supera i 3.500 kg (peso raggiunto facilmente a causa della coibentazione e del sistema di refrigerazione), è necessaria la Patente C o CQC, con tutte le complessità e i costi che questo comporta.

Durante la III Edizione degli Stati Generali della Filiera Ho.Re.Ca., l’Avvocato Valentina Pepe ha sottolineato come questa normativa stia mettendo in difficoltà molte imprese del comparto: “Il settore vive una difficoltà oggettiva nella regolamentazione delle attività di logistica. La carenza di autisti con Patente C è cronica e l’attuale sistema rende difficile rispettare la legge senza compromettere l’operatività”. A questo si aggiunge, come ha ricordato l’avvocato, un problema ancora più serio: “La pressione normativa e i costi stanno alimentando fenomeni di illegalità negli appalti della logistica, con gravi ricadute per imprese e lavoratori”.

La nostra proposta

Per affrontare questa situazione abbiamo presentato un emendamento alla Legge di Bilancio (Art. 30-bis) che interviene sul Codice della Strada riconoscendo la guida con patente B a veicoli con massa fino 4.250 kg, (rispetto al limite attuale di 3.500 kg) in linea con quanto già previsto per i mezzi alimentati con combustibili green.

Si tratta di una misura di buon senso e di legalità, che nasce dall’ascolto delle imprese della distribuzione e risponde a un’esigenza concreta: garantire continuità operativa senza compromettere la sicurezza.

Come ha ricordato il Presidente Giuseppe Arditi durante la III Edizione degli Stati Generali della Filiera Ho.Re.Ca.: “Da due anni e mezzo stiamo lavorando insieme alla Commissione Trasporti della Camera per rendere questa modifica possibile. Non è semplice, ma non molliamo. Serve una norma che dia respiro alle imprese e più sicurezza all’intero sistema”.

Concretamente, questa proposta permetterà di garantire il rispetto della catena del freddo, semplificare la gestione della logistica, ridurre il ricorso a pratiche irregolari, assicurare condizioni di sicurezza in linea con le specifiche costruttive dei veicoli.

Associati ad AGroDiPAB HoReCa: il settore chiede norme realistiche, sostenibili e applicabili. Con il lavoro di squadra e il confronto continuo con le istituzioni, possiamo costruire una filiera più efficiente e più giusta.

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Il Presidente Arditi all’Assemblea di Conflavoro 

Il 12 novembre il Presidente Giuseppe Arditi ha partecipato a Roma alla XV Assemblea Nazionale di Conflavoro – giornata inaugurale – intitolata “Oltre”, insieme a Carmela Cassese, Consigliere per gli Affari Politici e le Relazioni Istituzionali della nostra Associazione. L’evento ha riunito imprese, istituzioni e rappresentanti del Governo per affrontare i temi centrali per il futuro del Paese: lavoro, sostenibilità, formazione, energia e innovazione.

Andare “oltre” significa costruire un nuovo modello di impresa capace di coniugare crescita economica, responsabilità sociale e sviluppo sostenibile: temi che anche noi, come AGroDiPAB Ho.Re.Ca. portiamo avanti con impegno e visione.

C’è stato durante la sessione di apertura un proficuo momento di confronto e dialogo con rappresentanti istituzionali e territoriali di Conflavoro, tra cui il Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Claudio Durigon (in foto con il Presidente Arditi), Corrado Della Vista, responsabile territoriale Rimini, e il Presidente della Commissione lavoro della Camera, Walter Rizzetto. In chiusura di giornata il Presidente ha commentato: “Grandi novità ci attendono”.

Conflavoro è la principale associazione datoriale che tutela e promuove gli interessi delle piccole e medie imprese italiane. Vanta oltre 80 mila aziende associate appartenenti alle più diversificate area economiche del Paese.

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Cos’è, in concreto, un Tavolo di Filiera?

C’è un concetto semplice ma potente dietro l’idea di un Tavolo di Filiera che come AGroDiPAB  andiamo con forza proponendo dalla scorsa settimana e che tanto successo ha ottenuto agli Stati Generali: mettere tutti attorno allo stesso tavolo – istituzioni, imprese, associazioni e rappresentanze – per costruire insieme strategie di crescita. Non un luogo formale, ma uno spazio operativo dove la collaborazione diventa politica industriale e la visione si traduce in risultati concreti.

Il nostro settore Ho.Re.Ca. muove ogni giorno una parte importante dell’economia nazionale: distribuzione alimentare, produzione, logistica, formazione, turismo. Eppure, oggi chi lavora in questo mondo si trova a dialogare con tanti interlocutori diversi – dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy al MASAF, dal Ministero del Turismo a quello del Lavoro – senza un coordinamento centrale. 

È come se la filiera avesse molte voci ma nessun coro.

Ecco perché AGroDiPAB sostiene con forza la nascita di un Tavolo Unico della Filiera Ho.Re.Ca.: uno strumento di confronto permanente che consenta al comparto di parlare con una voce sola e di partecipare attivamente alla definizione delle politiche pubbliche che lo riguardano. Un punto d’incontro stabile in cui raccogliere i bisogni reali delle imprese, analizzarli e trasformarli in proposte operative e sostenibili.

Quali le attese?

Il Tavolo Unico da noi proposto avrà un ruolo fondamentale su più fronti: 

-promuovere la transizione verde e la sostenibilità ambientale, 

-incentivare l’uso di packaging innovativi e riciclabili, 

-accelerare la digitalizzazione dei processi gestionali e commerciali,

-rafforzare la formazione continua e favorire il ricambio generazionale,

-sostenere l’internazionalizzazione delle imprese, 

-semplificare la burocrazia,

-coordinare le diverse politiche di settore in modo integrato.

La filiera Ho.Re.Ca. è chiamata a reinventarsi, prima ne prendiamo consapevolezza, prima siamo pronti ad agire: un Tavolo di Filiera è sia un’idea di rappresentanza che una necessità strategica. Dargli vita significa costruire un’identità comune, condividere obiettivi, mettere a sistema le energie di chi ogni giorno fa crescere il Paese attraverso il lavoro, la qualità e l’innovazione.

Solo unendo le forze e parlando con una voce unica possiamo rendere davvero forte la nostra filiera e continuare a valorizzare, in Italia e nel mondo, l’eccellenza del Made in Italy.

Scegli di essere protagonista anche tu del futuro della filiera Ho.Re.Ca. Entra in AGroDiPAB, scrivi a segreteria@agrodipab.com e verrai subito contattato. 

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Anche la vendita ha bisogno della sua università 

Stiamo costruendo un nuovo modo di intendere la professione commerciale, e lo facciamo come parte integrante della nostra mission, che ci vede impegnati sempre al fianco degli imprenditori. Con questo spirito abbiamo dato vita all’Università della Vendita, il primo ecosistema formativo interamente dedicato a chi opera nel mondo delle vendite e della distribuzione alimentare e beverage per il canale Horeca. L’iniziativa nasce per colmare un vuoto strutturale nella formazione del venditore, offrendo percorsi gratuiti, concreti e orientati al lavoro, pensati per restituire prestigio e competenze a una figura oggi più che mai centrale nella crescita delle imprese.

Non si tratta di un corso tradizionale, ma di una vera scuola di mestiere e di visione. Il venditore non è più un semplice esecutore di ordini: è un consulente di fiducia, un interprete del mercato, un professionista capace di creare valore per l’azienda e per il cliente. Nei nostri percorsi, che spaziano da 40 a 1000 ore, si impara a coniugare competenze relazionali e strumenti digitali, ad applicare l’intelligenza artificiale alla pianificazione commerciale, a leggere i dati e trasformarli in strategie di vendita sostenibili e durature.

L’obiettivo è formare una nuova generazione di venditori consapevoli, preparati e orgogliosi del proprio ruolo. Persone in grado di ascoltare, comprendere e agire con visione imprenditoriale, diventando ambasciatori del brand e motori del cambiamento nelle aziende in cui operano.

Particolare attenzione è rivolta al settore agroalimentare, cuore della nostra identità, attraverso il percorso ITS “Next Generation Sale Professional”, che forma tecnici della promozione e valorizzazione dei prodotti Made in Italy, pronti a muoversi sui mercati nazionali e internazionali con competenza, sensibilità culturale e padronanza degli strumenti digitali.

Come afferma il nostro Presidente, Giuseppe Maria Arditi, “oggi la vendita è un’arte che unisce tecnologia, relazioni e conoscenza. Con l’Università della Vendita vogliamo investire nel capitale umano, perché la competitività del nostro settore passa dalla qualità delle persone che ne fanno parte.”

Ti aspettiamo il 28 ottobre a Roma, in occasione degli Stati Generali della Filiera Horeca: presenteremo ufficialmente l’Università della Vendita e i suoi protagonisti e formatori. 

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