È iniziata la Seconda Lettura del Disegno di Legge Annuale per le PMI alla Camera. Come AGroDiPAB abbiamo depositato la nostra Memoria in Commissione X, portando la voce degli operatori che ogni giorno fanno vivere la filiera Ho.Re.Ca..
Il nostro obiettivo? Rendere più semplice ed efficiente il lavoro delle Pmi del fuori casa, un settore composto da 727.000 imprese e 1,5 milioni di addetti.
Ecco i quattro interventi a nostro parere necessari, che di seguito volentieri ricondividiamo, per un recap che siamo certi ti interessi:
-detassazione del lavoro notturno e festivo
-logistica più sicura e funzionale
-creare un tavolo nazionale di Filiera Ho.Re.Ca.
-fornire sostegno agli investimenti ESG
Se vuoi approfondire i quattro punti leggi le notizie che trattano diffusamente questo importante argomento: le trovi nella sezione Notizie di questo sito, sempre aggiornato meticolosamente. Ora attendiamo la valutazione della Commissione X su proposte che possono davvero migliorare il futuro della nostra filiera. La forza è nella rete: entra in AGroDiPAB, diventa socio anche tu, scrivi a segreteria@agrodipab.com e verrai subito contattato.
Agrodipab si sta muovendo per far sì che la legge di Bilancio 2026 incorpori alcune indicazioni specifiche per la filiera Ho.Re.Ca..
Iniziamo il viaggio alla scoperta delle diverse richieste da noi avanzate articolo per articolo.
Articolo 8
(Misure in favore dei dipendenti di strutture turistico-alberghiere)
L’articolo 8 prevede una misura in favore dei dipendenti del settore turistico, ricettivo e termale riconfermando il riconoscimento del trattamento integrativo speciale per prestazioni di lavoro straordinario effettuate nei giorni festivi o per lavoro notturno.
L’emendamento: Estensione del trattamento integrativo speciale alla filiera Ho.Re.Ca.
L’emendamento amplia la platea dei beneficiari del trattamento integrativo speciale, includendo tutti i lavoratori delle imprese che operano nella filiera Ho.Re.Ca., comprese quelle attive nella distribuzione di alimenti e bevande. L’obiettivo è assicurare una copertura più omogenea a un comparto strategico per l’economia nazionale e per la promozione del Made in Italy. La modifica consente di superare l’attuale frammentazione normativa che limita i benefici alla sola somministrazione e al turismo, riconoscendo l’interdipendenza tra produzione, distribuzione e somministrazione. In tal modo si garantisce un trattamento equo e coerente per tutti i lavoratori del settore, sostenendo la stabilità occupazionale e la ripresa economica delle imprese coinvolte.
Scegli di essere protagonista di questo progetto. Entra in AGroDiPAB, scrivi a segreteria@agrodipab.com e verrai subito contattato.
C’è un concetto semplice ma potente dietro l’idea di un Tavolo di Filiera che come AGroDiPAB andiamo con forza proponendo dalla scorsa settimana e che tanto successo ha ottenuto agli Stati Generali: mettere tutti attorno allo stesso tavolo – istituzioni, imprese, associazioni e rappresentanze – per costruire insieme strategie di crescita. Non un luogo formale, ma uno spazio operativo dove la collaborazione diventa politica industriale e la visione si traduce in risultati concreti.
Il nostro settore Ho.Re.Ca. muove ogni giorno una parte importante dell’economia nazionale: distribuzione alimentare, produzione, logistica, formazione, turismo. Eppure, oggi chi lavora in questo mondo si trova a dialogare con tanti interlocutori diversi – dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy al MASAF, dal Ministero del Turismo a quello del Lavoro – senza un coordinamento centrale.
È come se la filiera avesse molte voci ma nessun coro.
Ecco perché AGroDiPAB sostiene con forza la nascita di un Tavolo Unico della Filiera Ho.Re.Ca.: uno strumento di confronto permanente che consenta al comparto di parlare con una voce sola e di partecipare attivamente alla definizione delle politiche pubbliche che lo riguardano. Un punto d’incontro stabile in cui raccogliere i bisogni reali delle imprese, analizzarli e trasformarli in proposte operative e sostenibili.
Quali le attese?
Il Tavolo Unico da noi proposto avrà un ruolo fondamentale su più fronti:
-promuovere la transizione verde e la sostenibilità ambientale,
-incentivare l’uso di packaging innovativi e riciclabili,
-accelerare la digitalizzazione dei processi gestionali e commerciali,
-rafforzare la formazione continua e favorire il ricambio generazionale,
-sostenere l’internazionalizzazione delle imprese,
-semplificare la burocrazia,
-coordinare le diverse politiche di settore in modo integrato.
La filiera Ho.Re.Ca. è chiamata a reinventarsi, prima ne prendiamo consapevolezza, prima siamo pronti ad agire: un Tavolo di Filiera è sia un’idea di rappresentanza che una necessità strategica. Dargli vita significa costruire un’identità comune, condividere obiettivi, mettere a sistema le energie di chi ogni giorno fa crescere il Paese attraverso il lavoro, la qualità e l’innovazione.
Solo unendo le forze e parlando con una voce unica possiamo rendere davvero forte la nostra filiera e continuare a valorizzare, in Italia e nel mondo, l’eccellenza del Made in Italy.
Scegli di essere protagonista anche tu del futuro della filiera Ho.Re.Ca. Entra in AGroDiPAB, scrivi a segreteria@agrodipab.com e verrai subito contattato.
Stiamo costruendo un nuovo modo di intendere la professione commerciale, e lo facciamo come parte integrante della nostra mission, che ci vede impegnati sempre al fianco degli imprenditori. Con questo spirito abbiamo dato vita all’Università della Vendita, il primo ecosistema formativo interamente dedicato a chi opera nel mondo delle vendite e della distribuzione alimentare e beverage per il canale Horeca. L’iniziativa nasce per colmare un vuoto strutturale nella formazione del venditore, offrendo percorsi gratuiti, concreti e orientati al lavoro, pensati per restituire prestigio e competenze a una figura oggi più che mai centrale nella crescita delle imprese.
Non si tratta di un corso tradizionale, ma di una vera scuola di mestiere e di visione. Il venditore non è più un semplice esecutore di ordini: è un consulente di fiducia, un interprete del mercato, un professionista capace di creare valore per l’azienda e per il cliente. Nei nostri percorsi, che spaziano da 40 a 1000 ore, si impara a coniugare competenze relazionali e strumenti digitali, ad applicare l’intelligenza artificiale alla pianificazione commerciale, a leggere i dati e trasformarli in strategie di vendita sostenibili e durature.
L’obiettivo è formare una nuova generazione di venditori consapevoli, preparati e orgogliosi del proprio ruolo. Persone in grado di ascoltare, comprendere e agire con visione imprenditoriale, diventando ambasciatori del brand e motori del cambiamento nelle aziende in cui operano.
Particolare attenzione è rivolta al settore agroalimentare, cuore della nostra identità, attraverso il percorso ITS “Next Generation Sale Professional”, che forma tecnici della promozione e valorizzazione dei prodotti Made in Italy, pronti a muoversi sui mercati nazionali e internazionali con competenza, sensibilità culturale e padronanza degli strumenti digitali.
Come afferma il nostro Presidente, Giuseppe Maria Arditi, “oggi la vendita è un’arte che unisce tecnologia, relazioni e conoscenza. Con l’Università della Vendita vogliamo investire nel capitale umano, perché la competitività del nostro settore passa dalla qualità delle persone che ne fanno parte.”
Ti aspettiamo il 28 ottobre a Roma, in occasione degli Stati Generali della Filiera Horeca: presenteremo ufficialmente l’Università della Vendita e i suoi protagonisti e formatori.
Nel 2024 lo spreco alimentare in Italia è aumentato drasticamente: secondo il Rapporto Internazionale Waste Watcher, la crescita rispetto al 2023 è del 45,6 %. Ogni settimana, ogni persona getta nella spazzatura in media 683,3 grammi di cibo (contro i 469,4 grammi della rilevazione dell’agosto 2023).
Il valore complessivo dello spreco alimentare in Italia supera 13,15 miliardi di euro all’anno. Di questi, oltre 7,4 miliardi sono attribuibili allo spreco domestico, mentre circa 3,996 miliardi riguardano lo spreco nella distribuzione (compresa quella all’ingrosso). Lato consumatori, il costo dello spreco è stimato in circa 290 € annui per famiglia e 126 € pro capite ogni anno.
In termini di composizione, i prodotti più soggetti allo spreco sono quelli ortofrutticoli: frutta fresca (27,1 g pro capite a settimana), verdure (24,6 g), pane fresco (24,1 g), insalate (22,3 g) e tuberi come cipolle e aglio (20 g). Geograficamente esistono differenze: il Sud e il Centro presentano livelli di spreco superiori alla media nazionale (+9 %), mentre il Nord risulta leggermente più virtuoso. Nel 2024, rispetto al 2023, lo spreco domestico è cresciuto da 524,1 grammi settimanali a 566,3 grammi pro capite. Inoltre, l’incremento percentuale annuo dell’8,05 % indica che la tendenza è accelerata.
Per quanto riguarda il nostro canale, si stima che quasi 4 miliardi di euro di valore alimentare vengano sprecati lungo il canale distributivo (inclusi magazzini, trasporto, invenduti). Questo dato mette in luce come l’attività dei grossisti e dei distributori abbia un ruolo cruciale nel contenere perdite: ottimizzare ordini, stoccaggio, movimentazione e consegne può ridurre sensibilmente lo spreco di valore.
Come si può porre rimedio a tutto ciò?
Per esempio adottando:
-modelli più precisi di previsione
-migliori standard logistici
-migliori processi di recupero
Questo è essenziale non solo per motivi economici, ma anche per la sostenibilità complessiva della filiera.